Filtro antiparticolato
Cos'è
Il filtro attivo antiparticolato (in francese "filtre à particules", FAP[1]) è un dispositivo adottato dal gruppo PSA Peugeot Citroën per abbattere le emissioni inquinanti da polveri sottili dei motori diesel. Altre case automobilistiche hanno scelto tecnologie differenti, come il Diesel Particulate Filter (DPF).
Questa tecnologia è stata adottata da Peugeot già nel 2000, col passare del tempo alcune province, come quella di Bolzano nel 2003 e nel 2004 la Regione Emilia-Romagna, hanno deliberato a favore delle automobili dotate di una qualche tecnologia di abbattimento del PM10 concedendo deroghe alle targhe alterne. Molte amministrazioni locali concedono deroghe al blocco del traffico alle automobili dotate di filtri come il FAP o che comunque garantiscano un abbattimento del PM10: tra queste, a inserire la deroga sono state Torino, Frosinone, Trento e Terni.
A tal proposito si ricorda che la normativa italiana pone limiti esclusivamente sul PM10, e non su particelle più fini.
Funzionamento
Il sistema FAP aggrega il particolato dei gas di scarico in agglomerati di particelle senza un legame chimico miscelando al gasolio una sostanza chimica detta "cerina" (ossido di cerio) che possiede questa caratteristica. Tali agglomerati essendo più grossi del particolato originario, diventano "imprigionabili" dal filtro e non si disperdono in atmosfera. Il processo è controllato in modo automatico dal sistema FAP. Fisicamente la cerina è collocata in uno speciale serbatoio di 5 litri, riempito fin dall'uscita dalla fabbrica. Ogni modello ha una sua autonomia di cerina compresa generalmente fra i 70.000 e gli 80.000 chilometri, oltre la quale si deve riempire nuovamente il serbatoio durante le normali operazioni di manutenzione in officina. Negli ultimi anni il sistema FAP ha beneficiato di investimenti migliorativi nella scelta dell'additivo e del supporto filtrante che hanno consentito un ulteriore guadagno in termini di autonomia.
Gli agglomerati catturati dal filtro alveolato tendono ovviamente ad intasarlo ma, grazie alla cerina, hanno un'infiammabilità minore rispetto all'originario particolato (~450 C° secondo Peugeot). Periodicamente il filtro viene quindi "ripulito" bruciando gli agglomerati catturati: questo viene fatto mediante una post-iniezione di gasolio e quindi rendendo più caldi i gas di scarico che a loro volta, nel filtro, scaldano gli agglomerati bruciandoli. Il sistema automatico del FAP decide il momento opportuno per la rigenerazione del filtro (prevalentemente durante i percorsi extraurbani ogni 300-400 chilometri) valutando il salto di pressione che il motore deve vincere a cavallo del filtro che tende ad aumentare con l'intasarsi del dispositivo stesso.
Nel gergo automobilistico, vengono definiti filtri antiparticolato anche soluzioni diverse dal FAP Peugeot-Citroen. Tali soluzioni alternative, definite genericamente dall'acronimo DPF, funzionano in modo analogo al FAP. La differenza sostanziale è data dall'assenza di additivi, pertanto, i DPF non hanno la necessità di rabboccare la cerina, ma d'altra parte, l'assenza di additivi comporta la necessità di eseguire la fase di rigenerazione a temperature più alte rispetto ai FAP.
Manutenzione
Nella Trax il sistema di rigenerazione, o ripulitura forzata, avviene ciclicamente ed autonomamente, senza che il computer di bordo ci ragguagli sulla situazione, qualora le temperature non fossero sufficienti a bruciare gli agglomerati catturati.
Il ciclo dovrebbe durare per un tempo compreso tra gli 8 e 12 minuti, entro il quale non bisognerebbe spengere il motore appunto per non interrompere la ripulitura, dato che non vi è nessuna spia ad indicarci il working progress, dobbiamo aguzzare occhi ed orecchie e tatto;
infatti durante il ciclo la centralina aumenta il numero di giri motore, portandosi se stiamo a folle sui 1000 pieni anzi che i soliti 900 e attiva anche l'elettro ventola e la serpentina riscaldante degli specchietti, quindi se siete in garage e state per spengere il motore cercate di percepire se vi è un ciclo di pulizia in corso, se avete un dubbio toccate gli specchietti, se sono caldi ma la spia serpentina sulla plancia condizionatore è spenta è un chiaro segno di pulizia in corso, in un esito positivo quindi attendete che la situazione sia tornata nella norma, segno della fine del ciclo, vi accorgerete un brusco calo dei giri riportandosi dai 1000 ai 900.
Se accidentalmente per 10 volte consecutive, per i motivi vari, l'auto non riesce a completare un ciclo di pulizia, si accenderà a quel punto una spia gialla sul cruscotto, rappresentante uno sbuffo di vapore stilizzato molto simile a quello che si puo trovare sui ferri da stiro; a quel punto bisogna necessariamente intraprendere un percorso stradale consono per portare l auto in temperatura e per il tempo necessario ad eseguire un ciclo, consigliato permanere sopra i 2000 giri fino allo spegnimento della spia.
Non è detto che comunque una volta spenta la spia, il FAP sia completamente ripulito, infatti una parte dello stesso potrebbe rimanere irrimediabilmente intasato e sentireste l'auto come frenata, con poca compressione, a quel punto portare l'auto in officina è l'unico rimedio; li si eseguira una pulizia tramite una sonda infilata direttamente nel FAP, costo dell'operazione 300 EURO circa.
Come detto sopra, alcune auto montano un serbatoio di additivo che aggiunto in maniera autonoma al gasolio favoriscono lo smaltimento degli agglomerati, la TRAX NON ne è dotata quindi è buona abitudine aggiungere ogni 5000km circa un flaconcino di additivo per FAP, costo 15 euro circa, nel serbatoio del gasolio per prevenire e curare la sporcizia accumulata.